2 settembre 2013

La lingua straniera aiuta a simpatizzare con la gente del posto

La protagonista di questo racconto, è la mia ragazza…una vera poliglotta! Parla inglese, francese, spagnolo e tedesco e tutti dicono che viaggiare con lei, significa stare “in una botte di ferro”, per la sua capacità di organizzazione e risoluzione di piccoli problemi legati ai viaggi. 

Qui di seguito, ricordo qualche episodio buffo legato alle sue doti linguistiche: il primo risale ad una vacanza in Francia, nell’ambito di un progetto europeo. Il personale alla reception dell’hotel si era adeguato a parlare in inglese con tutti quegli ospiti provenienti da tutta Europa, nonostante sia noto che i francesi preferiscono parlare la loro lingua madre. Ad un certo punto della vacanza, la mia ragazza, dopo aver parlato per tutto il tempo inglese, ebbe un problema con lo scarico del bagno della sua stanza. Essendo tarda sera, scese alla reception per chiedere di poter cambiare stanza. Inizialmente la signora al desk le fece un pò di storie, dicendo che era già tarda ora e non valeva la pena. Così, lei, per potersi accaparrare la simpatia della signora, iniziò a parlare in francese, spiegando il problema. Il risultato? Nel giro di pochi minuti le fu cambiata la camera!

Anche il secondo episodio è abbastanza buffo. Federica era in vacanza a Barcellona e all’ultimo giorno del viaggio, avendo ormai visitato quasi tutti i luoghi di suo interesse, decise di andare a visitare la località di Tibidabo. Dopo aver visitato il santuario, aspetta e aspetta, l’autobus per rientrare in città non arrivava. C’erano parecchi turisti ad aspettare, tra cui una vecchietta che sembrava piuttosto spazientita dalla lunga attesa;  ma nulla, l’unico autobus che si avvistava in zona, era quello per il trasporto di disabili. Vedendo avvicinare la vecchietta disperata all’autista, anche Federica  gli si avvicinò e iniziò a spiegare in spagnolo il problema dell’autobus che non arrivava. L’autista si mostrò così gentile da fornire un passaggio a lei, alla sua amica e alla vecchietta, sotto gli occhi increduli di tutti gli altri turisti…che forse staranno ancora attendendo l’autobus! Non solo! L’autista non le fece neppure pagare il biglietto!

L’ultimo episodio ha luogo in Austria. Essendo la mia ragazza all’epoca una studentessa, aveva diritto a particolari sconti sulla visita di musei e monumenti, ma aveva dimenticato il suo tesserino universitario in Italia. Iniziò a ragionare in tedesco con il personale della biglietteria, che alla fine, le concesse la riduzione sul biglietto di ingresso.
Morale: spesso conoscere una lingua straniera, ci aiuta a simpatizzare con la gente del posto e a risolvere piccole difficoltà di viaggio ;-)!

Grazie a Francesco M. per il suo racconto.

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